La proposta immobiliare è il primo passo verso l’acquisto di una casa. Questo importante documento è a tutti gli effetti un vincolo legale e un errore nella sua stesura potrebbe costare caro. Vediamo quindi come prepararlo senza rischi!
E così, dopo tante ricerche, è arrivato finalmente il momento di acquistare casa.
Tutto sembra perfetto: dal quartiere alla disposizione degli spazi, passando per prezzo, dimensioni e impianti.
Quali sono i passi da compiere ora?
La prima mossa da fare, una volta individuata la casa perfetta, è ufficializzare l’interesse mediante la formulazione della proposta d’acquisto e il versamento della conseguente caparra.
Questo è un passaggio molto delicato del processo di compravendita, durante il quale occorre prestare la massima attenzione.
La proposta d’acquisto, infatti, è un vero e proprio documento che vincola gli acquirenti a determinati obblighi!
Un errore nella sua compilazione potrebbe costare molto caro, non solo in termini di stress e tempo, ma anche a livello di risorse economiche.
In questo articolo, esploreremo ogni aspetto della proposta d’acquisto, cercando di capire come compilarla tutelandosi da imprevisti e salati inconvenienti.
COS’È LA PROPOSTA D’ACQUISTO?
Partiamo con una definizione: la proposta d’acquisto è il documento che ufficializza l’interesse verso un immobile in vendita da parte di un acquirente.
Immaginiamo di essere alla ricerca di una casa e di averne trovata una che sembra fare al caso nostro…
Ecco, tramite la proposta d’acquisto si passa dalle parole ai fatti, dal “vorrei” all’alzata di mano definitiva.
Le intenzioni vengono messe nero su bianco e si procede all’avanzamento dell’offerta e delle modalità di pagamento, fattori che poi saranno presenti nel contratto vero e proprio.
LA PROPOSTA D’ACQUISTO SECONDO LA LEGGE
Non vogliamo addentrarci troppo nel “giuridichese”, però fare una panoramica normativa può essere utile a capire la natura della proposta d’acquisto e le eventuali conseguenze in caso di mancato rispetto degli accordi.
La Legge regolamenta in maniera molto chiara tutto ciò che concerne la proposta di acquisto all’art. 1329, comma 1, c.c.
In prima istanza, possiamo vedere come questa vincoli l’acquirente, ma non il venditore.
Esprimendo la sua intenzione formale di acquistare un immobile, l’acquirente si impegna per un determinato periodo di tempo a tener fede alla sua volontà, versando nello stesso tempo una caparra calcolata in percentuale sul prezzo di vendita.
Una volta compilata la proposta, il compratore non potrà effettuarne altre per immobili diversi e, soprattutto, non potrà ritirare prima del tempo la sua “candidatura”, pena il diritto del venditore a non restituire l’anticipo versato (approfondiremo questo tema più avanti).
Sul l’altro versante della trattativa, il venditore è libero di vagliare più proposte di vendita e decidere quale si adatti meglio alle sue esigenze.
Ovviamente, se il venditore rifiuta una proposta, sarà tenuto alla restituzione immediata della caparra versata.
Una volta raggiunto un accordo controfirmato da entrambe le parti, il vincolo è stabilito: qualsiasi modifica dovrà essere concordata tra acquirente e venditore in maniera paritaria.
E se Il venditore si tira indietro dopo la firma della proposta?
In questo caso, l’acquirente ha diritto alla restituzione del doppio dell’anticipo versato.
LA CAPARRA
La caparra non è altro che un anticipo da versare alla presentazione della proposta ufficiale.
Le modalità di pagamento prevedono l’utilizzo di assegni bancari non trasferibili, assegni circolari o bonifici bancari, immediati o meno.
La legge non prevede né l’obbligatorietà della caparra, né il suo importo minimo: in genere si versa per avere delle garanzie sul buon esito della compravendita.
Esistono 2 tipi di caparra:
- La caparra penitenziale, versata come diritto di recesso.
- La caparra controfirmatoria, una somma che una delle parti tratterrà in caso di inadempimento dell’altra.
La distinzione può sembrare sottile, ma in realtà è molto importante.
In caso di caparra penitenziale, se l’acquirente si tira indietro può solo perdere i soldi versati, mentre, in caso di caparra controfirmatoria, si esporrà anche a possibili cause per risarcimento danni.
COSA CONTIENE LA PROPOSTA D’ACQUISTO
La proposta di acquisto deve essere fatta a regola d’arte per tutelarsi al massimo in caso di controversie.
In genere, ogni agenzia immobiliare ha un suo modulo dedicato alle proposte.
Questo contiene:
- Dati anagrafici dell’acquirente;
- Dati anagrafici del proponente venditore;
- Estremi catastali dell’immobile;
- Proposta economica;
- Modalità di pagamento;
- Durata della proposta (da specificare sempre);
- Note e clausole varie.
In generale, il consiglio che ci sentiamo di dare è quello di procedere alla proposta d’acquisto solo se si è veramente sicuri di voler comprare e solo dopo un’approfondita perizia sull’immobile.
Non possono esserci sorprese: quindi meglio sincerarsi della situazione documentale dell’immobile, della presenza di carichi pendenti, dei dati dei proponenti venditori, dell’agibilità, dell’abitabilità…
CONCLUSIONE
Come abbiamo visto, la proposta d’acquisto è un documento molto delicato.
Bisogna procedere con la massima cautela, al fine di evitare inconvenienti spiacevoli e onerosi.
In questo senso, la soluzione migliore è sempre quella di affidarsi all’aiuto di consulenti professionisti della mediazione immobiliare.
Gli Agenti Immobiliari hanno a che fare con la materia tutti i giorni, conoscono ogni insidia e possono guidarti attraverso queste complicate (e rischiose) procedure: sanno quali documenti richiedere per evitare brutte sorprese, quale tipo di caparra versare e il suo ammontare, quale tipo di proposta presentare, ecc…
Insomma, facendo da soli, ci si espone a rischi facilmente evitabili con l’aiuto di Agenti Immobiliari competenti e professionali.
Se anche tu stai cercando casa e vuoi tutelarti dai rischi connaturati all’acquisto, compila i campi qui in basso!
Un nostro Agente si metterà in contatto con te e saprà aiutarti in ogni passaggio dell’acquisto!